LGBT Tech
13 marzo 2024
Sapevi che prima della pandemia i giovani LGBTQ+ negli Stati Uniti passavano 45 minuti in più al giorno online rispetto ai loro coetanei eterosessuali? I giovani LGBTQ+ usano da tempo la tecnologia per avere una maggiore consapevolezza di sé ed esplorare la propria identità sessuale in modo più anonimo e sicuro grazie a Internet. Durante la pandemia, la tecnologia ha permesso loro di riempire il vuoto sociale generato dalle quarantene e dall'isolamento, con il conseguente aumento della quantità di tempo trascorso online. Sapendo che i giovani LGBTQ+ potrebbero affidarsi a Internet per interagire a livello sociale, ecco una serie di cose che gli adulti presenti nelle loro vite possono fare per supportare le loro esperienze online.
Le app e le chat room in cui i contenuti non vengono moderati espongono i giovani della comunità LGBTQ+ al rischio di violazione della privacy, rivelazione della loro sessualità sui social media e violazione della sicurezza dei dispositivi. Ecco alcune opzioni a disposizione dei teenager LGBTQ+ per connettersi con altri ragazzi della comunità e trovare professionisti preparati a fornire supporto:
La vulnerabilità dei teenager LGBTQ+ può renderli un facile bersaglio per qualsiasi fenomeno online, tra cui cyberbullismo, abuso di sostanze e persino tratta di esseri umani. Aiutali a rafforzare la loro autostima attraverso risorse online come:
I giovani LGBTQ+ possono essere sfruttati e messi in situazioni rischiose. Presta attenzione all'aumento di interesse nella loro vita da parte di familiari, amici intimi, partner e persino datori di lavoro e non aver paura di parlare con loro di qualsiasi relazione che sembri nuova o insolita.
Il cyberbullismo può verificarsi in app di social media, SMS, messaggi istantanei, chat online (forum, chat room, bacheche) ed e-mail.